sabato 22 luglio 2017

Lavennder - di Giacomo Bevilacqua

Un vacanza tranquilla... ma anche no!


tutte le immagini
© Sergio Bonelli Editore & Giacomo Bevilacqua
Non sono sparito, tranquilli, l'uscita del nuovo libro ha catalizzato il mio tempo e la tastiera del mio computer, ma le letture non si sono mai fermate e cose carine in questo periodo ne sono uscite e ne ho lette parecchie. Lavennder è sicuramente una di queste!

Dopo le scanzonate vignette di "a Panda piace" e la storia impegnativa di "Il suono del mondo a memoria" Giacomo Keison Bevilacqua opta per una via di mezzo di grande impatto visivo con una trama più lineare e semplice, anche per le 128 pagine a disposizione che sono piuttosto limitanti per qualcosa di molto articolato.

Sinossi. Una vacanza in paradiso, tra le acque cristalline dell'oceano. Un'isola perfetta, incontaminata, deserta... O no? Dietro questa facciata idilliaca, questo scenario da cartolina, i giovani Gwen e Aaron intravedono qualcosa di inquieto e misterioso. Qualcosa che si muove tra le fronde, nel fitto della foresta. E sembra spiarli. C'è forse qualcun altro insieme a loro, in quel luogo remoto?

Una storia estiva, che sa di già visto di primo acchito (ma a volte le storie non è importante cosa dicono, ma come lo dicono), un po' horror b-movie vacanziero, con citazioni da lo squalo, lost e compagnia bella, ma il finale... ragazzi, il finale potrebbe fare incazzare qualche vecchietto puntiglioso, eppure io l'ho trovato di una genialità che invidio e che ammetto vorrei fosse venuto in mente a me per una delle mie storie. Finale che non svelo (ma una volta letto vi verrà in mente in automatico l'anagramma appropriato per il titolo ^_^ ) ma che innalza la storia da piacevole trastullo sotto l'ombrellone a fottuta genialata!
I disegni sono una cosa pazzesca, azzeccati, con i colori che ti danno proprio la sensazione di caldo e sole. La cosa più bella di tutte però sono i riflessi dell'acqua e la luce che filtra tra le fronte degli alberi facendo giochi di luce e ombra sui personaggi. Una resa magistrale.

Unica nota stonata in un contesto pressoché perfetto è (non me ne voglia Aldo Di Gennaro, il copertinista della collana) appunto la copertina! Efficace come tutte quelle de "le Storie", certo, ma che cazzo, Bevilacqua ti fa storia, disegni e colori, fategli fare anche la copertina! E poco mi importa se in una futura versione cartonata da libreria questo problema verrà risolto.

In definitiva un volume che metterò in libreria accanto a "Sangue e ghiaccio"di Faraci & Frisenda, forse le due migliori storie che ho letto fino ad adesso. 130 pagine a colori a 6,30€ di un grande autore sono un acquisto obbligato.


Dal sito della Sergio Bonelli Editore un video di come l'artista colora le tavole dell'albo:

Dello stesso autore ho parlato anche della sua precedente opera "Il suono del mondo a memoria" esattamente QUI

SE HAI TROVATO INTERESSANTE QUELLO CHE SCRIVO VISITA LA PAGINA DI PRESENTAZIONE DELLA MIA NUOVA ANTOLOGIA DI RACCONTI HORROR HOTEL MEZZANOTTE 

 

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