Sparate a vista su John Androki
Le saghe di Terminator e Ritorno al futuro devono molto a questo romanzo
"John Androki, il finanziere.
John Androki, l'uomo più potente del mondo.
John Androki, il mandante degli assassini.
John Androki, alias Nessuno." [Jeff Sutton]
Il
titolo italiano è d'impatto anche se l'originale The man who saw
tomorrow é, sebbene più anonimo, di
sicuro più esaustivo sui contenuti.
Non avevo mai letto Jeff Sutton e sentito solo di rado,
questo nel mio immaginario lo poneva in secondo piano nella
sterminata vastità di autori di fantascienza da approfondire. Un
giorno però, rileggendo la mia saga preferita di Nathan Never (ne
parlo QUI) trovo uno dei suoi tre creatori, Antonio Serra, che cita
“Sparate a vista su John Androki” come una delle fonti di
ispirazione. In netta contrapposizione con gli idioti che affermano
che i fumetti rincoglioniscano, a me, quelli buoni almeno, danno
parecchi spunti. Un mese dopo avevo tra le mani il vecchio Urania 542
del 1970, uno sciupato volume di 140 paginette, preso su ebay assieme
a un po' di scetticismo (si trova anche assieme ad altri due romanzi nel Millemondiestate 1982 sempre di Urania).
La
lettura scorre veloce, la narrazione possiamo assimilarla a quella di
un Asimov (per fare un esempio relativo alla fantascienza e parecchio
famoso), ma ancora più scarno, essenziale, acerbo, eppure efficace.
Ad appena un terzo del volume la curiosità aveva preso il
sopravvento, come i protagonisti volevo sapere di più su John
Androki.
Androki
(mai sentito un nome simile? Io no), appare dal nulla, nessun
documento, né passato, e nel giro di tre anni, grazie a investimenti
talmente perfetti da rasentare la preveggenza diventa l'uomo più
ricco e potente del mondo. Il vero protagonista è Bertram Kane, un
matematico, con Androki ci scambia solo un paio di parole,
però finirà per indagare su di lui in seguito alla morte di vari
sui colleghi. Ammetto che prima di rendermi conto che il protagonista
non era il tanto sbandierato Androki ci ho messo un po', come Bertram
Kane il lettore lo vede da lontano e può solo fare congetture,
conosce il futuro? Ha poteri o una macchina per farlo? Da dove viene?
E' colpevole e mandante degli omicidi che si susseguono o ne è
potenziale vittima anche lui? In poche pagine finiamo in mezzo a un
bel casino.
Devo
ammettere che arrivato alla fine è tutto chiaro e geniale, anche se
il dubbio di qualche possibile paradosso temporale non spiegato mi
resta. I viaggi nel tempo sono la mia fissa, si sa, e questo è
proprio uno dei capostipiti del genere, soprattutto per la
risoluzione e il finale.
Non
ho trovato fonti attendibili, nonostante i temi classici dei viaggi
nel tempo, visto l'anno di pubblicazione originale, 1968, e le tante
similitudini, mi sento di confermare che il film Terminator, sebbene
gli sceneggiatori o il regista non lo citino mai, prende spunto a
piene mani da “Sparate a vista su John Androki”, così come le idee di base di classiche pellicole di viaggi temporali come Ritorno al futuro e simili.
Purtroppo
in America Jeff Sutton è caduto nel dimenticatoio, su una decina di
romanzi che ha scritto solo due sono disponibili in inglese, in
italiano è ancora peggio, tutte le sue opere sono fuori catalogo
(Urania ha altre priorità a quanto pare...), il che è vergognoso. Per chi è interessato fortunatamente per pochi euro si possono trovare usati.
Per quel che mi riguarda recupererò tutte le opere di questo autore.
Altre opere uscite in Italia di Jeff Sutton:
- Super H sull'America (Urania 498)
- Secolo XXIII (Urania 554)
- L'atomo stagnante (Ed. Nord - Cosmo argento n.3)
- Alpha Tauri: missione n.92 (Urania 573, Millemondiestate 1982)
- Mnemoblocco di stato (Urania 616, Millemondiestate 1982)
- Immortali tra le stelle (Rizzoli)
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